sabato 9 febbraio 2013

10 modi sfiziosi per gustare frutta presentati alla Fruitlogistica di Berlino dal CSO

Un´ iniziativa fantastica realizzata da Centro Servizi Ortofrutticoli CSO in occasione della fiera FRUIT LOGISTICA di Berlino merita ogni attenzione. Si tratta di un primo vero tentativo di portare la frutta fresca ai livelli "percettivi" che si merita.

Allestimento del bar del CSO allo stand di Piazza Italia


Per dieci specie di frutta viene suggerito un modo più ´ sofisticato di godimento. Vengono coinvolti lo zucchero, la cioccolata, l'olio d'oliva, l'aceto balsamico e la sapiente creatività  degli chef italiani.












Il risultato è senza'altro quello di far parlare di ortofrutta ma anche di incuriosire e di stimolare consumi che soddisfano lo stomaco ma anche il palato.

Online si può votare le idee che una volta gustate sono piaciute di più. Io ho optato per stuzzichini  di un quarto di Kiwi verde intinto nel cioccolato fondente  (che qui non si vede ma è stato offerto durante la degustazione)

UNA VERA DELIZIA!!




domenica 20 gennaio 2013

UNA PERA CHE INCURIOSISCE

Da tempo osservo una preoccupante staticità nello spettro varietale delle pere. Si tratta certamente di una specie difficile sotto ogni punto di vista: produzione, conservazione, distribuzione:

La produzione esige habitat molto adatti dal punto di vista del microclima, dei terreni e delle temperature. Richiede anche grande attenzione in fatto di lotta contro funghi ed insetti.



la conservazione presenta problemi ogniqualvolta o non si raccoglie al raggiungimento della maturazione ottimale e non si raffredda il prodotto immediatamente e velocemente dopo il raccolto. Essendo un frutto climatgerico (vedi nota in calce) matura dopo il distacco dalla pianta  degradando lentamente, anche nel giro di mesi, amido accumulato nelle fasi precedenti la maturazione. Inoltre sono da rispettare le leggi che regolano i trattamenti antiriscaldo e simili.

La maturazione: lo stesso punto ottimale di maturazione deve essere raggiunto anche al momento del consumo. A seconda delle varietà un frutto ha da un minimo di 2-3 giorni fino ad un massimo di 4-5giorni di tempo fra l'uscita dalla catena del freddo ed il consumo vero e proprio. Questo mette a dura prova sia il dettagliate che il consumatore.

Dopo questa premessa presento qui una pera nuova che ha da poco tempo fatto il suo debutto sul mercasto. E' frutto di una ricerca olandese e merita attenzione. L'ho vista per la prima volta in un negozio del vicinato recentemente e l'ho portata a casa lasciandola maturare lentamente fino al punto giusto. Dopo circa 5 giorni al tatto reagiva in modo soddisfacente ed ecco che era venuto il grande momento: alla fine del un pasto, invece di consumare un dolce, ho tagliato la pera e prima di mangiarla insiemme a mia moglie l’ho fotografata per voi: l’esperimento mi ha soddisfatto perché la polpa si è presentata tenera al punto giusto, succosa ed anche sufficientemente dolce. Appunto, sufficientemente perché l’avrei preferita un po’ più dolce. Probabilmente nel clima nel quale è cresciuta, quello dei Paesi Bassi, l’estate non è abbastanza lunga per permettere uno sviluppo di amido come dalle nostre parti.


Pera SWEET SENSATION
Una critica: A mio parere questa varietà assomigli ancora troppo alla ben nota Decana del Comizio con tutti i suoi pregi e difetti. Di veramente diverso ha solo il bel colore rosso che attira l’attenzione che dal punto di vista marketing riesce ad attrarre l’attenzione di certa clientela e riuscirà pertanto ad attrarre nuovi clienti.

Nota da Wikipedia: I frutti climaterici sono quei frutti che maturano anche dopo essere stati separati dalla pianta. Al momento del distacco del frutto il contenuto di etilene si abbassa e quindi anche la respirazione (minimo climaterico), conseguentemente l'etilene è in grado di auto-sintetizzarsi e quindi il frutto raggiunge una massima respirazione (picco climaterico).



La pera Sweet Sensation al punto giusto di maturazione



sabato 29 dicembre 2012

Per depurarsi dopo le feste: "Frutta, minestrone e tisane


Questo era il titolo di un articolo pubblicato in questi giorni su un settimanale di grande tiratura. Forse farlo proprio la settimana fra Natale e Capodanno è un po' presto perché le abbuffate non sono ancora finite. Ma dal 2 di Gennaio in poi questa ricetta è da tener presente.



Siccome in famiglia è stato preparato anche per Natale un bel dessert fatto di frutta tagliata a pezzettini e ben presentata la voglio qui mettere in mostra e sperabilmente svegliare in qualche amico lettore la voglia di farsi ispirare.

Buon divertimento!




martedì 25 dicembre 2012

Arancia marcia, segnale positivo


Pochi giorni fa, in visto del Natale, insieme ad altri prototti, ho portato a casa una retina di 2 KG di arance tarocco comprate in un supermercato della mia zona.

Quando l'ho aperta per sistemare i frutti in un bel cesto in mezzo a tanti frutti buoni ho sentito al tatto ma poi anche a vista un esemplare completamente marcio (in alto a destra nella foto).



Il primo moto è stato quello di stizza perchè a inizio stagione non ci dovrebbero essere problemi di tenuta per la frutta in generale, ma neanche per le arance.

Ma poi mi sono detto: con tutti i mezzi chimici oggi a disposizione sarebbe stato possibile trattare la partita in modo da eliminare tutti i funghi che causano il decadimento precoce. Se qui vedo un frutto guasto vuol dire che i produttori e gli impaccatori non hanno usato mezzi oggi limitati o persino vietati. Ho deciso di prendere come segnale positivo quel frutto marcio, era diventato il testimone della salubrità del resto della confezione che era intatta ed anche ottima da mangiare.

Negli agrumi infatti succede che un frutto sia stato infettato e spesso contagia anche quello vicino. Per questo in tempi più remoti si usava incartare frutto per frutto ogni arancio. Si voleca evitare il contagio da frutto a frutto del marciume provocato da funghi. Oggi con la refrigerazione questo o problema è stato messo sotto controllo ed anche i trattamenti, quando usati, sono frutto di ricerche e di controlli che escludono ogni pericolo.

Il primo moto è stato quello di sitzza perchè a inizio stagione non ci dovrebbero essere problemi di tenuta per la frutta in generale, ma neanche per le arance.

Ma poi mi sono detto: con tutti i mezzi chimici oggi a disposizione sarebbe stato possibile trattare la partita in modo da eliminare tutti i funghi che causano il decadimento precoce. Se qui vedo un frutto guasto vuol dire che i produttori gli impaccatori non hanno usato mezzi oggi limitati o persino vietati. Ho deciso di prendere come segnale positivo quel frutto marcio, era diventato il testimone della salubrità del resto della confezione che era intatta ed anche ottima da mangiare.

Negli agrumi infatti succede che un frutto sia stato infettato e spesso contagia anche quello vicino. Per questo in tempi più remoti si usava incartare frutto per frutto ogni arancio. Si voleca evitare il contagio da frutto a frutto del marciume provocato da funghi. Oggi con la refrigerazione questo o problema è stato messo sotto controllo ed anche i tratamente, quando usati, sono frutto di ricerche che escludono ogni pericolo.

lunedì 10 dicembre 2012

2012 le prime arance TAROCCO della stagione

Quest'anno la campagna agrumi inizia con fatica. Il clima è stato molto caldo. Troppo caldo per le Tarocco e le altre varietà sanguigne che hanno bisogno di notti fresche per sviluppare la pigmentazione rossa, sia interna che esterna,  che ben conosciamo.



Ho però assaggiato qualche primo spicchio e posso testimoniare che la varietà in questione ha già ottimi requisiti organolettici: E' già abbastanza dolce e senza l' antipatica acidità che caratterizza un'eventuale raccolta prematura.

Nella foto una bella presentazione in abbinamento con qualche bel frutto di Kiwi. Il tutto appoggiato su foglie secche di castagno. Un bel quadretto autunnale con colori tipici ma vivaci.

martedì 20 novembre 2012

FRUTTA alla massima potenza

L'idea dello chef del Ristorante IL BISTROT di forte dei marmi è eccezionale. Qui si toccano tutte le corde immagini e persino impossibili: la bellezza, l'arte, il gusto, la salute.

Non c'è niente per finire un pasto già abbondante di per se che trastullarsi con un piatto cosìfatto.




Questo dessert è stato servito a Vignola, al Ristorante OLd RIVER in occasione di una cena importante servita in occasione di una ricorrenza festosa. Bella ma non solo: anche ottima frutta. Il cuoricino è fatto con i sughi, piatto tipico del Modenese che si ricava concentrando il mosto d'uva con lunga bollitura


vvvvvvvvvvvv

giovedì 8 novembre 2012

La patata, che delizia!!

La patata non è un frutto nel vero senso della parola ma è comunque una delle prelibatezze e perciò uno dei piaceri del palato che la terra ci regala.



In occasione del Congresso annuale che si sta volgendo a Bologna in questi giorni il CEPA  (Centro Documentazione per la patata di Bologna) ha pubblicato sul suo sito questa foto bellissima ma poco usuale.

La propongo volentieri qui perché generalmente non pensiamo alle origini di un prodotto ed alla sua bellezza quando è ancora in campo. Spero piaccia anche a Voi.

Qui di seguito una bella cesta di Primura in mostra al Convegno insieme ad un cartellone pubblicitario della patata biologica del Fucino.